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582 I Nibelunghi

     190Or Scrutano e Gibèche entro la giostra
Cavalcando venìan, Ramungo e Hornbòge,
Qual degli Unni è costume. E tenean fermo
Contro agli eroi della burgundia terra,
E volavano schegge alte più assai
195Delle pareti del reale albergo.
     Ma, per qual cosa altri facesse, nulla
Era fuor che fragor. S’udìan per quelli
Uomini di Gunthero alto d’assai
Sale e palagio risuonar di colpi
200Dati agli scudi, e que’ consorti suoi
Grande, con lode, ebbero onor. Sì grande
E si fiero il giostrar, che in bianche spume
Scorrea sudor da le gualdrappe fuori
De’ palafreni buoni e valorosi
205Che gli eroi cavalcavano. Con fiero
E superbo costume ei comportârsi
Dinanzi agli Unni. Disse allor Volkero,
Il menestrello sonator di giga:
     Credo che opporsi a noi non oseranno
210Cotesti prodi. Ma poichè già intesi
Questo ridir che nosco ei son crucciati,