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574 I Nibelunghi

E già, qual di Cristiani è legge ed uso,
Forte a sonar campane incominciavano.
E si cantava per diverso modo,
Sì che chiaro apparìa che non concordi
15Eran pagani e gente a Cristo addetta.
Voleano intanto di Gunthero gli uomini
Andarne al monastero; essi levati
Erano tutti da’ lor letti. I prodi
Con vesti s’avanzâr pompose tanto,
20Che cavalieri mai d’alcun monarca
Non portâr ne la terra e vesti e arnesi
Più ricchi e belli, e ad Hàgene cotesto
Fu cagione di duol, sì ch’egli disse:
     Portar v’è d’uopo, eroi, ben altre vesti,
25E assai davver di qui son conosciute
Anco a voi le novelle. Ora alle mani
Armi per rose sì portar v’è d’uopo
E buoni elmi e lucenti per cappelli
Di gemme ornati. Di Kriemhilde fiera
30Bene l’alma ci è nota. E noi dovremo
Oggi pugnar, ciò dir vi voglio, e tosto
Vi sarà d’uopo di vesti di seta