Esser qui dènno ancor tutti cotesti
Vostri consorti. E benvenuti assai,
Voi due guerrieri, siete a noi, Volkero 305Assai prudente e sire Hàgen con lui,
A me, alla donna mia, in questa terra.
Ella sul Reno a voi mandò suoi messi.
Hàgene disse di Tronèga allora:
Io bene udii cotesto; e se venuto 310Qui non foss’io per que’ signori miei
Appo gli Unni, da solo in questa terra
Cavalcato sarei per farvi onore.
Il nobil sere i cari ospiti suoi
Prendea per mano e sì adduceali a quello 315Sedile in che sedea. Vino, idromèle,
E vin di more agli ospiti mesceasi
(E ciò si fea con cura) in ampie coppe
Splendenti d’oro, e si gridâr gli estrani
Benvenuti d’assai. Questo vogl’io, 320Re Ètzel disse allor, bene affermare
Che toccar non potea cosa più dolce
A me, pur anco a voi, prodi guerrieri,
In questa terra mai, di questo vostro