Anche Balmunga1 egli si porta, quale
Male assai s’acquistò. — Di cotal guisa 240Ei separârsi allor, che niuno assalto
S’ingaggiò. Fu cotesto aspro dolore
Che scese al cor della regina; e intanto
Gli eroi di là redìan; temean la morte
Dal sonator di giga, e la rovina 245Era per essi certa. Ecco! veduto,
Disse di giga il sonator, cotesto
Bene abbiam noi che qui nemici abbiamo,
Sì come già narrarci udimmo in pria.
E però dobbiam noi starci appo quelli 250Re nostri in corte, perchè niuno ardisca
A que’ nostri signori in guerra scendere.
Deh! quante volte per timor lasciava
L’uom varie imprese, tosto che si stette
Presso gli amici suoi, come alleato, 255Un fido amico! E s’egli ha fior di senno,
Di ciò non far non ha pensier. Difesa
Di molti al danno è veramente il senno.