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556 I Nibelunghi

220Suonator, per gli sguardi inver tremendi
Che in lui scoversi. Hàgene ancor conosco
Dai giovani suoi dì, sì che ben poco1
Anche dirmi potrìa di tal guerriero
Qualcuno qui. Già visto in venti pugne
225E in due pur anco io l’ho, dove rancura
Grave di cor si fea per donne assai.
Egli e quello di Spagna2 in molti entraro
Assalti insieme, là ’ve molte pugne,
Ad Ètzel presso, ei combattean per quello
230Onor del sire. Assai fïate accadde
Inver cotesto, e però vuolsi onore
Ad Hàgen tributar per giusto dritto.
Ed era allor cotesto cavaliere
Un fanciullo degli anni. Oh! come grigi
235Son fatti omai quei ch’erano garzoni
A quel tempo! A vigor di mente intègra
Ora egli è giunto ed uomo egli è superbo.

  1. Poco di nuovo.
  2. Walther di Spagna che con Hagen era stato ostaggio in corte di Etzel.