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548 I Nibelunghi

     Ma la regina che vedea sì breve
D’essi la compagnia, disse agli eroi
55Con un’alma crucciosa: Esto disegno
Che avete voi, abbandonar v’è d’uopo,
Chè non potete voi, sì pochi siete,
Contro Hàgene restar. Ma più d’assai,
Per quanto ardito e forte Hàgene sia,
60Quei di Tronèga, di gran lunga è forte
Quei che accanto gli siede, il sonatore,
Volkèr, di giga. Egli è malvagio, e voi,
Sì pochi siete, contro a questi prodi
Non potete restar. — Come cotesto
65Da lor s’intese, anche assai più si accinsero,
Quattrocento gagliardi cavalieri,
E la nobil regina assai di questo
Cura si avea per che dolor portasse
A que’ nemici suoi. Da ciò ben grande
70Apprestavasi doglia ai valorosi.1
     Poi ch’ella vide bene armati assai

  1. I Borgognoni.