Ma la regina che vedea sì breve
D’essi la compagnia, disse agli eroi 55Con un’alma crucciosa: Esto disegno
Che avete voi, abbandonar v’è d’uopo,
Chè non potete voi, sì pochi siete,
Contro Hàgene restar. Ma più d’assai,
Per quanto ardito e forte Hàgene sia, 60Quei di Tronèga, di gran lunga è forte
Quei che accanto gli siede, il sonatore,
Volkèr, di giga. Egli è malvagio, e voi,
Sì pochi siete, contro a questi prodi
Non potete restar. — Come cotesto 65Da lor s’intese, anche assai più si accinsero,
Quattrocento gagliardi cavalieri,
E la nobil regina assai di questo
Cura si avea per che dolor portasse
A que’ nemici suoi. Da ciò ben grande 70Apprestavasi doglia ai valorosi.1
Poi ch’ella vide bene armati assai