Mali ponno avvenir. Deh! tu, sostegno
Pe’ Nibelunghi, ben da ciò ti guarda! 55Quale a guardarmi avrei cagione? disse
Il nobile monarca. Ètzel mandava
Suoi messi a noi (di là da ciò qual cosa
Io chiedere dovea?) perchè dovessimo
A lui venirne cavalcando in questa 60Sua terra. Ancora la sorella mia,
Kriemhilde, ci mandava assai messaggi.
Hàgene disse: Ben poss’io di tanto
Darvi consiglio, perchè voi preghiate
Prence Dietrico e i buoni suoi guerrieri 65Di meglio dirvi di cotesto, ond’ei
L’animo di Kriemhilde apertamente
Vi facciano saper. — Così ne andavano
In disparte tra loro a far parole
I tre monarchi di gran possa ornati, 70E Gunthero e Gernòt, anche Dietrico.
Che di più vi dirò? disse quel duce
Di Verona. A far lai, a far lamenti
Con alma dolorosa, ogni mattina,
Odo d’Ètzel la donna, al Dio possente