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I Nibelunghi 529

Graziosamente a Gotelinde innanzi
A collocarsi andò. Sulla sua giga
330Dolci suoni destò, cantò suoi lai,
E di tal guisa, poi che si partìa
Da Bechelara, si prendea commiato.
     E la margravia fe’ recarsi allora
Un cofano, e davver d’assai cortesi
335Doni ora udrete favellar. — Ne tolse
Ella dodici anelli e sì li pose
In mano a quello lì schierando. Questi
Recherete di qui, disse colei,
D’Ètzel alle contrade e sì alla corte,
340Per mio comando, porterete ancora,
Perchè, nel tempo che di là ritorno
Farete voi, dir mi si possa almeno
Qual mi feste servigio a questi giorni
Di lieta festa. — E volentieri assai
345Ciò che indisse la dama, egli eseguìa.
     Disse agli ospiti il sire: Andar v’è dato
Più lentamente assai, ch’io stesso voglio
Accompagnarvi e dire ancor che buona
Difesa avrete voi, sì che nessuno