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I Nibelunghi 515

Là ’ve i prenci incontrâr. Lieta accoglienza
Del margravio in la terra elli si aveano.
     Rüedgèr gentile, principe margravio,
35Come avanzar li scorse, oh! di qual foggia
Lietamente parlò! Voi benvenuti,
Voi prenci, insiem co’ vostri! Alla mia terra
Deh! quanto volentieri io qui vi trovo!
     E a lui con lealtà, senz’odio in core,
40I cavalieri s’inchinâr. Mostrava
Chiaro davver che amico egli era; ancora
Hàgene ei salutò di più segnata
Guisa, chè conosciuto ei l’ebbe in pria,
Ed a Volkero questo ei fe’ pur anco,
45A Volkèr di Borgogna. Anche egli accolse
Di tal guisa Dancwarto, e il cavaliero
Accorto gli dicea: Poi che volete
Prender cura di noi, chi de’ famigli
Nostri che qui menammo, alcun pensiero
50Darsi vorrà? — Disse il margravio: Buona
La notte abbiate voi, chè a tutti vostri
Famigli, che con voi menaste in questa
Nostra contrada, a’ palafreni ancora