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480 I Nibelunghi

185Con lieta sorte; la mia fede intanto
In testimonio pongo a voi che in nullo
Reame di quaggiù non cavalcaro
Eroi giammai in così grande onore.
Vero cotesto credere vi piaccia.
     190Hàgene in core andavane assai lieto
Per cotesto sermone. Ei le rendea
Di lei le vesti, nè più s’indugiava.
Ma poichè la lor veste prodigiosa1
Elle si rivestìan, veracemente
195Tutto il vïaggio d’Ètzel in la terra
Gli profetâr, che l’altra donna allora,
Donna dell’acque (Sigelind chiamavasi),
Così disse: Ammonirti ora vogl’io,
Hàgen, figliuolo d’Aldrïano. Or ora,
200Per amor di sue vesti, te ingannava
Questa mia zia. Se tu fra gli Unni scendi,
Se’ malaccorto assai! Tórnati a dietro,

  1. Una veste di penne di cigno. Secondo leggenda più antica, erano donne marine in forma di cigno.