Onde vaste affogar. Per le mie mani 145Molti dènno morir gagliardi in pria
D’Ètzel ne le contrade. Io buona voglia
Ho di tanto davver! Ma voi frattanto,
O buoni e illustri cavalieri, all’acque
Restatevi da presso. I navalestri 150Io stesso vo’ cercar presso a quest’onde,
Quali di là, di Gelpfràt ne la terra,
Ci porteranno. — Hàgene il forte, allora,
Prese con sè quella sua targa buona.
Armato egli era bene assai. Portava 155La targa sua, legato era sull’alto
Il suo cimiero e rilucea d’assai,
Ed ei recava su l’usbergo un’arma
Ampia cotanto, che ferita orrenda
Fea da’ due tagli. I navalestri andava 160Su e giù correndo a ricercar; d’un tratto
Acque intese cader; fe’ allor principio
Ad ascoltar. Cotesto fean veggenti1