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I Nibelunghi 463

Molti gagliardi in terra di Borgogna,
E perch’egli sapea suonar di giga,
Era nomato il suonatore. Intanto
Hàgen mille scegliea, quali già in pria
330Bene ei conobbe. Ciò che in aspri assalti
Lor mano oprato avea, ciò che si stava
A incominciar per essi, egli avea visto,
E nulla altri potea d’essi narrare
Fuor che atti di valor. Ma di Kriemhilde
335Avean rancura i messaggieri assai,
Chè forte veramente era timore
Di lor principe in essi. Elli ogni giorno
Chiedean di là commiato; Hàgene intanto
Mai nol dava, e per arte ei fea cotesto.
     340E disse al suo signor: Questo ci è d’uopo
Bene adoprar che andarne cavalcando
Non si lascin per noi, pria che noi stessi
Non ci partiam di qui per la contrada
D’Ètzel, trascorsi sette dì. Se alcuno
345Alma avversa ci porta, in miglior guisa
Cotesto saprem noi. Così apprestarsi
Donna Kriemhilde non potrà, che alcuno