Forti pavesi là spezzati e molte
Gemme pregiate su l’erba cadute,
Tolte de’ scudi a le coregge fulgide; 105Tanto accadea nell’urto impetüoso!
Allor, là ’ve al sedersi ebbero invito,
Dell’ospite regal vennero insieme
I commensali, e molte dapi elette
E vin prescelto che fu addotto in copia, 110Li disciogliean da lor stanchezza. Ancora
A famigliari ed a stranieri assai
D’onor fu fatto; e poi che tutto il giorno
Ebber molto tripudio, a l'ampia folla
Che attorno andava, ogni posar fu tolto. 115Questa, per doni aver, le ricche genti
Che là trovò, servìa. Così di lode
Tutta di Sigemùnd la nobil terra
Andava adorna. L’inclito signore
A Sifrido garzon terre e castella 120Donava in feudo, come già per lui
Un dì si fece; e la sua mano egregi
Doni fe’ ancora a’ nobili compagni
Nell’armi al figlio suo. Quel lor vïaggio,