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l | I Nibelunghi |
nella quale il mito e la storia, anche con inevitabili anacronismi, trovano il loro posto acconciamente.
Ma, lasciando i personaggi dei Nibelunghi e i loro caratteri, notisi che uno dei più bei pregi di questo poema per il quale a buon dritto vanno orgogliosi i Tedeschi, si è l’economia di tutto il piano e l’armonia delle sue parti, anche se tutto il racconto è pur stato così architettato prima che il poeta dei Kürenberger pensasse a versificarlo. Il quale seguì bellamente la traccia segnata e riuscì a rendere attraente la sua narrazione e a dipingere con calore e con una certa evidenza le passioni de’ suoi eroi e i loro contrasti. Anche quel fare patetico e sentimentale che colorisce tutta quanta l’esposizione sua, sia ch’egli narri o descriva o faccia parlar qualcuno, inducono nell’animo del lettore un sentimento di mestizia soave che piace. E quell’incessante accennare alla lontana e pure inevitabile rovina che travolgerà tutti,