Pagina:I Nibelunghi, Hoepli, 1889, I.djvu/406


I Nibelunghi 335

80Dinanzi a’ miei congiunti il dïadema
Con tal possanza quale usaste in pria,
Voi porterete in capo, e già non vuolsi
Che, se qui noi l’eroe perdemmo, a voi
Tocchi averne la pena. Anche pel vostro
85Picciolo infante ritornar con noi
Piacciavi, quale non potete, o donna,
Orfanello lasciar. Come cresciuto
Sarà quel figlio vostro, egli dell’alma
Conforto vi darà. Fino a quel giorno
90Molti guerrieri serviranno a voi,
Arditi e buoni. — Principe Sigmundo,
Ella dicea, di qui partir non deggio.
Io qui mi resterò, qualunque cosa
Avvenir possa, appo i congiunti miei,
95Che a piangere così daranmi aita.1

  1. Nota il Bartsch a questo punto che il credere che le lagrime date dai congiunti ai morti siano assai più valevoli di quelle degli estranei, è una prova del saldo affetto di famiglia nella coscienza degli antichi Tedeschi. — Noi osserviamo che ciò andrà benissimo