La nobile regina, anche ingiugnea
Che dovesser cotesto i valorosi 190Prodi evitar; perchè lasciar l’impresa
Ei non volean, ciò fu dolor per lei
Vero, ch’ella dicea: Prence Sigmundo,
Tal disegno lasciate in fin che meglio
Ciò convengasi a noi. Soltanto allora 195Vendicherò con voi lo sposo mio,
Per sempre. E se di tanto io sarò certa,
A chi a me lo rapì, d’alta rovina
Io cagione sarò. Qui, presso al Reno,
Molto v’ha di spavaldo, e non vogl’io 200Consigliarvi per ciò scontri e battaglie.
Contro un solo di noi trenta gagliardi
Hanno costoro. Faccia Iddio che tale,
Quale mertâr, tocchino il fine! Intanto
Voi restar qui dovete e qui con meco 205Quest’angoscia portar. Tosto che aggiorni,
Voi, cortesi campioni, il mio diletto
Sposo a por m’aitate in sepoltura. —
Ciò sarà fatto, rispondean gli eroi.
Non potrìa dirvi alcuno interamente