nato ad una fontana per spegnervi la sete. — Se Kriemhilde si mantenesse nella seconda parte del poema quale si mostra nella prima, cioè fin dove essa piange la morte del suo Sifrido, il carattere di lei sarebbe uno dei più dolci e soavi e tale da star degnamente accanto a quello dello sposo, col quale mirabilmente risalterebbe sui due caratteri opposti, foschi e diabolici, di Hagen e di Brünhilde. Ma Kriemhilde, la dolce e ingenua fanciulla che, ammonita da un sogno funesto, mostrasi schiva d’amore a principio e poi s’invaghisce di Sifrido e, divenutane la sposa, vive soltanto per l’amor suo, nella seconda parte del poema si fa truce e terribile, ributtante nella sua fierezza che rasenta l’insania. Nè la scusano il dolore per la perdita dello sposo e il desiderio della vendetta, perchè ogni moto dell’animo, anche fiero e tremendo, deve avere i limiti suoi e l’arte che vuol rappresentarlo, i suoi freni. Ma, e per la meditata vendetta e per