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I Nibelunghi 243

80Vedere un giorno. — E re Gunthero allora
Disse: M’avvenne in ciò cosa ben dolce!
     Come a lui s’addicea, prence Sifrido
A grande onor fu accolto. E niuno a lui
Mostravasi cruccioso, e con gran cura
85Adoprârsi perciò Gernòt, Gislhèro,
E credo sì che mai non si accogliessero
Ospiti in guisa tanto onesta. Allora
S’avvicinò dei due monarchi questa
A quella sposa, e vuote si restaro
90Subitamente molte selle, e molte
Persone allora di leggiadre donne
Da le man degli eroi, tolte d’arcioni,
Furon deposte sovra l’erba. Oh! quanti
Infaticati erano là, che donne
95Volentieri servian! Moveansi incontro
Ambe le donne d’amor degne allora,
E molti cavalieri ebber di tanto
Letizia assai, perchè sì bello fue
Lor scambievol saluto. Anche fûr visti
100Starsi da presso a le fanciulle molti
De’ più gagliardi. I nobili famigli