230Andarne fra i Burgundi. — Allora disse
Di Niderlànd il re, Sigmundo antico:
Se alla festa n’andate, oh! perchè mai
Ciò non mi fate aperto? E se cotesto
Non disdegnate, cavalcando anch’io 235Fin là verronne. Cento valorosi,
Ond’io voglio aumentar le vostre schiere,
Io menerò. — Se cavalcar con nosco
Volete voi, diletto padre mio,
Disse Sifrido valoroso, lieto 240Son io di tanto assai. La terra mia
Dopo dodici giorni avrò lasciata.
A tutti quelli che bramâr cotesto,
Furon dati cavalli e vestimenta.
Ratto che il nobil sire ebbe desìo 245Di quel vïaggio, a’ buoni e valorosi
Messaggieri fu indetto, cavalcando,
Di ritornar. Ma principe Sifrido
Ingiunse loro in pria che a’ suoi cognati,
Là sul Reno, ei dicessero che assai 250Volentieri alla festa egli verrìa.
E Sifrido e Kriemhilde in quella guisa