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186 I Nibelunghi

Creder cotesto inver! Ma pria che l’acqua
Si prendesse alle man del Reno il sire,
Ciò che a lui si addicea, fe’ prontamente
Prence Sifrido, e a re Gunthèr la sua
180Fè rammentò, quale affermò con lui
Pria che in Islanda ei Brünhilde vedesse,
Là, nell’ostel di lei. Così dicea:
     Pensar v’è d’uopo a ciò che mi giurava
La mano vostra, che a me data avreste,
185Quando venuta in questa terra fosse
Donna Brünhilde, la sorella. Or dove,
Dove n’è ito il giuramento? E invero
Io mi son preso nel vïaggio vostro
Assai travaglio! — All’ospite rispose
190Il prence allora: Di cotesto voi
Ben giustamente mi ammoniste. Mai,
Mai non sarà che in ciò spergiura sia
Questa mia mano. Porgere vogl’io
Aita a voi, pel meglio chi’io mi possa,
200Cotesto a conseguir. — Kriemhilde bella
Ratto fu chiesta allor, perchè dinanzi
A re Gunthero ella venisse in corte.