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I Nibelunghi 185

Da tutte parti altissimi di gioia
Strepiti e voci. Furon pronti i seggi,
E con gli ospiti suoi volle accostarsi
160Alla mensa il gran re. Vista fu allora
Starsi daccanto a lui vaga Brünhilde,
E portavasi in fronte in quella terra
Di re Gunthero un dïadema. Assai
Ricca e possente ell’era. Anche ben molti
165Seggi fûr posti per la gente umìle
E deschi ampi d’assai colmi di cibi.
Di ciò ch’ei dènno aver, deh! quanto poco
Allor fu manco! E si vedeano attorno,
Daccanto al re, molti ospiti possenti,
170E dell’ospite regio i famigliari
In coppe in fulgid’or l’acqua alle mani
Recavano. Davver! ch’egli sarìa
Leggiero fallo, se dicesse a voi
Qualcuno mai che fu miglior servigio
175D’altri principi in feste.1 Io non vorrei

  1. Detto con ironia. Cioè sarebbe un gran fallo.
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