Recavano lucenti. Anche venièno
Molte vezzose giovinette, adorne
In ricca foggia, ed eran di Borgogna, 275Cinquantaquattro. Ell’eran le più vaghe
Che altri veder potea. Con lor capelli
Biondi sotto a fetuccie aurifulgenti,
Avanzar si vedean. Fatto fu allora
Con cura inver ciò che bramava il sire. 280E recavan le nobili fanciulle
Pomposi drappi, che trovar migliori
Poteansi allor, dinanzi a’ cavalieri
Estrani che venìan, molte magnifiche
Vesti pur anco, quali a lor bellezza 285Grande ben s’addicean. — D’anima vile
Sarìa colui che acerbo e rïottoso
Contro ad alcuna fosse stato! — E molte
Si rinvennero allor vesti pregiate
Di zibellino e d’armellin; ben molte 290E braccia e mani s’adornâr d’anelli
E di smanigli in sui drappi di seta
Ch’elle recar dovean. Ma niuno invero
Potrìa tal cura in sino al fin narrarvi.