165La giovinetta. Con un lembo, candido
Quant’è la neve, di sue vesti, i begli
Occhi, dopo le lagrime, tergea,
Indi, per tale annunzio che venìa,
A render cominciava al messaggiero 170Sue grazie molte. L’alto suo cordoglio
Allor cessò col lagrimar costante.
Ella pregò che il messaggier sedesse,
E volentieri egli si assise. Allora
L’amorosa fanciulla così disse: 175Grave non mi sarìa s’io vi dovessi,
Qual guiderdon di messaggiero, il mio
Oro donarvi. Ma soverchio voi
Ricco siete per ciò. Grata sarovvi
Per sempre adunque. — S’io soltanto avessi 180Trenta terre, ei dicea, dalla man vostra
Io pur sempre torrei ben volentieri
Un vostro dono. — E ciò si faccia, disse
Quella, ricca di pregi; e fe’ comando
Che ne andasse un valletto incontinente 185Pel guiderdon del nobil messaggiero.
Con pietre buone ventiquattro anelli