Con molta cura, per ch’io poi devoto 80A Kriemhilde mi sia per tutto il tempo.
Sifrido, il sire ardimentoso, ratto,
Come a lui s’addicea, prese da donna
Brünhilde allora e da’ consorti suoi
Commiato e cavalcò lunghesso il Reno. 85Esser già non potea messo migliore
Su questa terra. A Worms ei cavalcava
Con ventiquattro valorosi; e detto
Poichè fu allor che Sifrido redìa
Senza il suo re, ciò fu rancura a tutti 90Li suoi consorti con dolor. Temeano,
Temeano ei sì che là rimasto fosse
Il lor prence e signor. Ma quei balzaro
Da’ lor destrieri, e superba per gioia
Lor alma era d’assai. Rapido corse 95Incontro a lor Gislhero, il buono e giovane
Prence, e Gernòt, fratello a lui. Deh! quanto
Ei concitato favellava, ratto
Che appo Sifrido re Gunthèr non scorse!
Il benvenuto siate voi, Sifrido. 100E farmi udir dovete voi il mio