265Seco andarne dovean. Mille guerrieri
De’ Nibelunghi de la terra aggiunti
Furon pur anco; ed al vïaggio tutti
S’apprestâr, chè fûr visti in su le arene
Cavalcando partir. Menaron seco 270Ottanta donne e sei, cento pur anco
Fanciulle, di cui molto era avvenente
La persona leggiadra. Ecco, indugiârsi
Non molto tempo ancor, ch’elli partirne
Volean; ma quelli che restâr, deh! quanto 275Feron principio al lagrimar! Lasciava
La patria terra l’inclita fanciulla
In nobile costume, e tutti intanto
Gli amici suoi più prossimi baciava,
Quanti a sè accanto ella trovò. Sen vennero 280Con onesti commiati al mar su l’onde,
Ma la fanciulla non tornò più mai
De’ suoi padri alla terra! — Ecco, s’udivano
Lungo l’andar vari concenti; egli ebbero
D’ogni sorta sollazzi. Al lor vïaggio 285Vento di mar si aggiunse amico, ed elli
Dalla sponda partîr con molta gioia.