È baldo e ardito cavalier d'assai.
Disse allor la regina: Or mi si porti
La mia corazza, e se venuto è il prode 165Sifrido qui nella mia terra, amore
Da me cercando, va della sua vita.
Tanto nol temo inver per ch’io diventi
La donna sua. — Rapidamente allora
Brünhilde bella si vestì l’arnese, 170E seco ne venian leggiadre assai
Molte donzelle, cento e più, di fregi
Ornate attorno alla persona. Queste
Donne vezzose ben volean gli strani
Ospiti rimirar. Ma con le donne 175Venian pur anco i principi d’Islanda,
Di Brünhilde gli eroi, quali nel pugno
Recavan spade, ed eran cinquecento
Elli e di più. Ciò fu rancura agli ospiti,
E da’ lor seggi si levâr d’un moto 180Arditi e baldi i cavalieri. Intanto,
Ratto che la regina il pro’ Sifrido
Scoverse, volentieri udrete voi
Ciò che a lui disse la regal fanciulla: