Disïosi gli eroi, sì che da donne
Leggiadre allor si fè gran pianto assai.
Le fanciulle amorose alle finestre 315Stavano intente, e ratto un’aura forte
Mosse la nave con la vela. Tutti
Posâr del Reno sovra l’onde insieme
I baldanzosi, e re Gunthero disse:
Chi nocchiero sarà? — Vogl’io cotesto, 320Disse Sifrido, ch’io su l’onde posso
(Nobili eroi, questo sappiate) al loco
Addurvi ratto. Bene a me son note
Le dritte vie dell’acque. — Ecco! gioiosi
Elli partìan dalla burgundia terra. 325Rapidamente un legno si pigliava
Prence Sifrido, e l’uom gagliardo e forte
A puntar cominciò sovra la sponda;
Gunthèr medesmo arditamente in mano
Si tolse un remo, e abbandonâr la spiaggia 330I cavalieri baldanzosi e forti,
Degni di laude. Elli recaron seco
Eletti cibi e vin gagliardo ancora,
II miglior vino che dal Reno intorno