Ch’ella andarne solea, dinanzi a’ suoi
Congiunti, in corte; e al giovane guerriero 255Con molto amor prestavasi dagli altri
Fedel servigio. Così fu che innanzi
Di Gunthero alle sale, ad ogni giorno,
E dentro e fuori ancor, gioia e tripudio
Ed echeggiar d’allegre voci assai 260Per molti si sentîr valenti e prodi,
Ed Hàgene ed Ortwin meravigliose
Opere incominciâr. Gli eroi gagliardi,
Con vigor pieno e piena voglia, a tutte
Cose eran pronti quante alcun mortale 265Osa tentar quaggiù. Questi, e valenti
E prestanti in virtù, fûr noti allora
A’ lor ospiti, e tutta e sol per essi
La terra di Gunthèr si fea più bella.
Chi ferito giacea, fu visto allora 270Venirne innanzi. Ognun volea co’ suoi
Soci e compagni aver sollazzi e feste,
Farsi difesa con le targhe e molti
Giavellotti avventar. Molti in aita
Venìan per essi, chè gran gente seco