Or prigionieri star si dènno. Addotti
Con nostra gioia in questa terra ei sono. 610Allor, com’ella udì verace annunzio,
Qual porporino fior della fanciulla
Il color si accendea candido in prìa.
Il suo bel volto d’un color di rosa
Copriasi ratto poi che dal tremendo 615Fra l’armi perigliar, di lei per gaudio,
Uscìa così l’eroe gagliardo e bello,
Sifrido giovinetto. Anche gioia
Pe’ suoi più cari, e con ragion cotesto.
Bene parlasti a me, così dicea 620L’amorosa fanciulla, e per mercede
Avrai però da me pomposa veste
E dieci marchi d’or, ch’io qui ben tosto
A te recar farò. — Davver! che a ricche
Donne con pronta voglia in cotal guisa 625Ridir si ponno simili novelle!
La sua mercede gli fu data, l’oro
E la veste pur anco. Alle finestre
Corsero allor molte fanciulle vaghe,
Guardavan elle in su la via; fûr visti