Figliuol di re Sigmundo. Elli atterraro
Morti ben molti valorosi; eppure
Ridirvi io non potrei le prodigiose 545Cose che fè Sifrido, allor ch’ei venne
A pugnar cavalcando. Alto cordoglio
Ei fè a le donne de’ nemici invero
E a’ lor cognati. Anche restarvi estinti
Di molte donne là dovean gli amanti; 550E i colpi suoi si udian sì forte agli elmi
Urtar di contro, che scorrente il sangue
Fean spicciar da le piaghe. In ogni pregio
Egli è davver, Sifrido, un cavaliero
Eletto e forte. Ma per ciò che oprava 555Ortwin da Metze, quei che col suo brando
Egli giugnea, tutti dovean sul campo
Cader feriti, morti i più. Di tutti
Il fratel vostro la maggior rancura
Fe’ che in battaglia mai far si potesse 560A cor nemico. E dire il ver n’è duopo
De’ nostri eletti cavalieri. Opra
I Burgundi superbi hanno compiuta,
Onde seppero ei sì guardar l’onore