Acute in mano i Sassoni guerrieri,
Com’io seppi dipoi. Fendean con forza
Nella man degli eroi gli acuti brandi,
Ch’ei sì volean difendere lor terre 370Contro i nemici e lor castelli. Innanzi
La falange venìa del maggior duce
De’ Burgundi campioni, e già venuto
Era Sifrido ancor co’ suoi guerrieri
Quali con sè recati avea da quella 375Terra di Niderlànd. Nella battaglia
Di quel giorno, davver! che molte mani
Furon tinte di sangue! Hunòlt, Sindolto
E Gernòt, nell’assalto, a molti eroi
Sferrâr colpi mortali in pria d’assai 380Che fosse noto a’ miseri di quanto
Eran valenti que’ gagliardi. Molte
Ebbero a lagrimar donne leggiadre.
Hàgen, Volkero, Ortwin da Metze ancora,
Di molti caschi, nell’orrenda mischia, 385Offuscarno il fulgore, essi gagliardi,
E grandi fûr le oprate meraviglie
Da principe Dancwarto. E prova intanto