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xiv | I Nibelunghi |
quando, nella sua raccolta delle leggi, volle parlare dei suoi predecessori. Attila poi, il terribile re guerriero che fu detto flagello di Dio e intorno al cui nome si raggruppano tante leggende paurose, tanto occupa di sè la scena del quinto secolo, che la sua figura terribile e grande era bene appropriata per entrare a far parte dei grandi racconti epici.
Ora questi due elementi, uno mitico e l’altro storico, e lo storico composto di due momenti, quello dei re borgognoni e quello del re Attila, erano già acconciamente accoppiati e intrecciati insieme prima ancora che fossero composti i canti dell’Edda, ai quali non si può dare un’antichità maggiore del nono o tutt’al più dell’ottavo secolo (e ciò per i più antichi soltanto), e perciò prima ancora che fosse composto il poema dei Nibelunghi quale lo abbiamo noi, e a cui non si può assegnare un’età che vada più indietro del dodicesimo. Che anzi, mentre nell’Edda scandinava,