Pagina:I Nibelunghi, Hoepli, 1889, I.djvu/125

54 I Nibelunghi

A difesa? Davver! che non si fece
235Più fiera entrati in suolo di Sassonia!
     Dissero gli altri: Fate sì che guardi
I giovani guerrieri in su la via
Dancwarto ardito. Egli è d’ogn’altro eroe
Il più prestante, e noi però minore
240Avrem iattura da le genti armate
Di re Liudgero. Fate sì che restino
Alle schiere da sezzo egli ed Ortwino.
     Io sì cavalcherò disse l’eroe
Sifrido allora, e vo’ esplorar ben molto
245Questi nostri nemici, in fin ch’io sappia
Veracemente ove son lor campioni.
     Della leggiadra Sigelinde il figlio
Rapidamente allor s’armò. La gente
Ad Hàgen di Tronèga egli affidava,
250Affidava a Gernòt, l’uom fiero e ardito,
Ch’ei partir si volea. Di là ne andava
De’ Sassoni alla terra cavalcando,
E furono per lui ne’ dì che vennero,
Rotte le guigge a molti caschi. Ei vide
255L’ampia schiera de’ Sassoni pel campo