ora dato di considerarne l’importanza storica, se essi non venissero dichiarati ampiamente da un altro poema epico che è strettamente affine a quello dei Nibelunghi e abbraccia un maggior numero di leggende mitiche ed eroiche. Questo poema si è l’Edda scandinava, nella quale ad un ampio ciclo di leggende divine, succede un ciclo di leggende eroiche, laddove si narrano le avventure strane e nuove, sanguinose e truci e misteriosamente cupe di molti eroi di quel gran mondo leggendario. Tra i quali eroi, è pure il Sifrido dei Nibelunghi, col nome di Sigurdh, uccisore del drago Fafnir; e di lui si narrano molte avventure che precedono quelle raccontate nei Nibelunghi, mentre in questi soltanto con la debita ampiezza vengono narrati gli amori suoi con la bella Nriemhilde a Worms e la sua fine miseranda procurata dai cognati invidiosi. Anche questa parte, benchè con differenze non lievi, trovasi nar-