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spalancava gli occhi, perchè non sapeva di dove li avesse presi quei denari, e metteva buone parole pei Malavoglia, i quali erano brava gente, e tutti li avevano sempre conosciuti per galantuomini nel vicinato. Lo zio Crocifisso adesso prendeva anche lui la parte dei Malavoglia. — Han detto che pagheranno, e se non potranno pagare vi lasceranno la casa. La gnà Maruzza ci metterà la mano anche lei. Non lo sapete che al giorno d’oggi per avere il fatto suo bisogna fare come si può? — Allora Piedipapera s’infilò il giubbone di furia, e se ne andò via bestemmiando, che facessero pure come volevano, lo zio Crocifisso e sua moglie, giacchè lui non contava per nulla in casa.


VII.


Quello fu un brutto Natale pei Malavoglia; giusto in quel tempo anche Luca prese il suo numero alla leva, un numero basso da povero diavolo, e se ne andò a fare il soldato senza tanti piagnistei, che oramai ci avevano fatto il callo. Stavolta ’Ntoni accompagnando il fratello col berretto sull’orecchio, talchè pareva fosse lui che partisse, gli diceva che non era nulla, e anche lui aveva fatto il soldato. Quel giorno pioveva, e la strada era tutta una pozzanghera.

— Non voglio che mi accompagniate, — ripeteva Luca alla Mamma; — già la stazione è lontana. — E stava sull’uscio a veder piovere sul nespolo, col suo