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XIII.


Padron ’Ntoni, come il nipote gli arrivava a casa ubbriaco, la sera, faceva di tutto per mandarlo a letto senza che gli altri se ne avvedessero, perchè questo non c’era mai stato nei Malavoglia, e gli venivano le lagrime agli occhi. La notte, quando si alzava e chiamava Alessi per andare al mare, lasciava dormire l’altro; tanto, non sarebbe stato buono a nulla. ’Ntoni da prima se ne vergognava, e andava ad aspettarli sulla riva appena tornavano, colla testa bassa. Ma a poco a poco ci fece il callo, e diceva fra di sè: — Così domani faremo ancora domenica!

Il povero vecchio cercò tutti i mezzi di toccargli il cuore, e di nascosto gli fece persino esorcizzare la camicia da don Giammaria, e spese tre tarì. — Vedi! — gli diceva, — questo non c’è mai stato nei Malavoglia! Se tu prendi la mala strada di Rocco Spatu, tuo fratello e le tue sorelle ti verranno dietro. «Una mela fradicia guasta tutte le altre», e quei soldi che abbiamo messo insieme con tanto stento se ne anderanno in fumo. «Per un pescatore si perde la barca», e allora che faremo?

’Ntoni restava a capo chino, o brontolava fra i denti; ma l’indomani tornava da capo, e una volta glielo disse: — Che volete? almeno quando non sono più in sensi non penso alla mia disgrazia.