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Iddio, che v’ha dati tanti e talį beneficii, più che l’altre creature. A queste e simiglianti parole e ammaestramenti di sant’Antonio, cominciarono li pesci ad aprire la bocca, e inchinaronli i capi, e con questi e altri segnali di riverenza, secondo li modi a loro possibili, laudarono Iddio. Allora sant’Antonio, vedondo tanta reverenza de’ pesci inverso di Dio loro Creatore, rallegrandosi in ispirito, in alta voce disse: Benedetto sia Iddio eterno, perocchè più l’onorano i pesci acquatici, che non fanno gli uomini eretici; e meglio odono la sua parola gli animalį non ragionevoli, che gli uomini infedeli. E quanto sant’Antonio più predicava, tanto la moltitudine de’ pesci più crescea, e nessuno si partia del luogo ch’avea preso. A questo miracolo cominciò a correre il popolo della città, fra li quali vì trassero eziandio gli eretici sopraddetti: i quali vedendo lo miracolo così maraviglioso e manifesto compunti ne’ cuori loro, tutti si gettavano a’ piedi di sant’Antonio, per udire la sua parola. Allora sant’Antonio cominciò a predicare della Fede cattolica; e sì nobilmente ne predicò, che tutti quelli eretici convertì, e tornarono alla vera Fede di Cristo: e tutti li fedeli ne rimasero con grandissima allegrezza confortati, e fortificati nella fede. E fatto questo, sant’Antonio licenziò li pesci colla benedizione di Dio; e tutti si partirono con maravigliosi atti d’allegrezza, e similmente il popolo. E poi sant’Antonio stette in Arimini per molti dì, predicando, e facendo molto frutto spirituale d’anime.

CAPITOLO XLI.

Come il venerabile frate Simone liberò di una grande tentazione un frate, il quale per questa cagione voleva uscire fuori dell’Ordine.

Intorno al principio dell’Ordine di san Francesco, e vivendo, venne all’Ordine un giovane d’Assisi, il