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4 | fioretti |
ver perseverare infino alla fine nella grazia di Dio. E come que’ santi Apostoli furono a tutto il mondo maravigliosi di santità e umiltà, e pieni dello Spirito Santo; così que’ Santissimi Compagni di san Francesco furono uomini di tanta santità, che dal tempo degli Apostoli in qua, il mondo non ebbe così maravigliosi e santi uomini: imperocchè alcuno di loro fu rapito insino al terzo cielo, come san Paolo, e questo fu frate Egidio; alcuno di loro, cioè Frate Filippo Lungo, fu toccato le labbra dall’Angiolo col carbone del fuoco, come Isaia Profeta: alcuno di loro, ciò fu Frate Silvestro, che parlava con Dio, come l’uno amico coll’altro a modo che fece Mosè; alcuno volava per sottilitade d’intelletto, infino alla luce della Divina Sapienza, come l’aquila cioè Giovanni Evangelista, e questo fu Frate Bernardo umilissimo il quale profondissimamente isponeva la Santa Scrittura: alcuno di loro fu santificato da Dio, e canonizzato in cielo, vivendo egli ancora nel mondo; e questo fu Frate Ruffino gentiluomo d’Assisi; e così furono tutti privilegiati di singolare segno di santità, siccome nel processo si dichiara.
CAPITOLO II.
Il primo Compagno di santo Francesco si fu Frate Bernardo d’Assisi, il quale si convertì a questo modo. Essendo Francesco ancora in abito secolare, benchè già avesse disprezzato il mondo ed andando tutto in dispetto, e mortificato per la penitenza, intanto che da molti era reputato stolto, e come pazzo era schernito e scacciato con pietre e con fastidio fangoso dalli parenti e dalli strani, ed egli in ogni ingiuria e scherno passandosi paziente, come sordo e muto: Bernardo d’Assisi, il quale era de’ più nobili, e de’ più ricchi, e de’ più savi della città, cominciò a considerare saviamente in