Pagina:I Fioretti di San Francesco, A. Cesari, 1860.djvu/78

74 fioretti


entra in una chiesa e predica al popolo. A questo comandamento, il detto frate Ruffino si spoglia, e vanne a Scesi, ed entra in una chiesa, e fatta la riverenza allo altare, sali in sul pergamo, e cominciò a predicare; della qual cosa li fanciulli e gli uomini cominciarono a ridere, e diccano: Or ecco, che costoro fanno tanta penitenza, che diventano stolti e fuor di sè. In questo mezzo san Francesco, ripensando della pronta obbedienza di frate Ruffino, il quale era de’ più gentili uomini d’Assisi, e del comandamento duro che gli avea fatto, cominciò a riprendere sè medesimo, dicendo: Onde a te tanta prosunzione, figliuolo di Pietro Bernardoni, vile omicciuolo, a comandare a frate Ruffino, il quale è de’ più gentili uomini d’Assisi, che vada a predicare al popolo, siccome pazzo? Per Iddio, che tu proverai in te quello, che tu comandi ad altri. E di subito, in fervore di spirito, si spoglia egli simigliantemente, e vassene ad Assisi, e mena seco frate Lione che recasse l’abito suo e quello di Frate Ruffino. E veggendolo similmente gli Assisani, sì lo ischernivano, riputando ch’egli e frate Ruffino fossero impazzati per la troppa penitenza. Entra san Francesco nella chiesa, dove frate Ruffino predicava queste parole: O carissimi fuggite il mondo; e lasciate il peccato; rendete l’altrui, se voi volete ischifare lo inferno; servate li comandamenti di Dio, amando Iddio e ’l prossimo, se voi volete andare al Cielo; fate penitenza, se voi volete possedere il Reame del Cielo. Allora san Francesco monta in sul pergamo: e cominciò a predicare si maravigliosamente dello dispregio del mondo, della penitenza santa, della povertade volontaria, e del desiderio del reame celestiale, e della ignuditade e obrobrio della passione del nostro Signore Gesù Cristo, che tutti quelli ch’erano alla predica, maschi e femmine in grande moltitudine, cominciarono a piagnere fortissimamente con mirabile divozione e compunzione di cuore; e non solamente ivi, ma per tutto Assisi fu in quel di tanto pianto della


.