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tello maraviglioso, adornato di stelle bellissime; e le sue cinque istimate erano siccome cinque stelle bellissime, di tanto splendore che tutto il palagio alluminavano con li loro raggi. E frate Bernardo avea in capo una corona di stelle bellissime; e Frate Egidio era adornato di maraviglioso lume, e molti altri santi Frati tra loro conobbe, li quali al mondo non avea mai veduti. Licenziato dunque da san Francesco, şi ritornò, benchè mal volentieri, al mondo. Destandosi, e ritornando in sè e risentendosi i Frati sonavano a Prima: sicchè non era istato in quella visione, se non da Mattutino a Prima; benchè a lui fosse paruto istare molti anni. E recitando al suo Guardiano tutta questa visione con ordine, infra gli sette dì si incominciò a febbricitare; e l’ottavo di venne per lui san Francesco, secondo la impromessa, con grandissima moltitudine di gloriosi Santi, e menonne l’anima sua al Regno dei Beati, a vita eterna.

CAPITOLO XXVII.

Come san Francesco convertì a Bologna due Scolari, e fecionsi frati; e, poi all'uno di loro levò una grande tentazione da dosso.

Giugnendo una volta San Francesco alla città di Bologna, tutto il popolo della città correa per vederlo; ed era sì grande la calca, che la gente a grande pena potea giugner alla piazza; ed essendo tutta pie— na la piazza d’uomini, e di donne, e di scolari, e san Francesco si leva suso nel mezzo del luogo, alto, e comincia a predicare quello, che lo Spirito Santo gl’insegnava e predicava; sì maravigliosamente, che parea piuttosto che predicasse Angelo, che uomo; e pareano le sue parole celestiali, a modo che saette acute, le quali trapassavano sì il cuore di coloro che lo udivano, che in quella predica grande moltitudine d’uomini e di donne si convertì a peni-