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di san francesco 37


d’oro procedere dalla bocca di san Francesco, la quale era lunga insino al cielo, e larga insino alle stremità del mondo: ed era questo frate Silvestro di tanta divozione e di tanta santità, che di ciò che chiedea a Dio, impetrava, ed era esaudito, e spesse volte parlava con Dio; e però san Francesco avea in lui grande divozione. Andonne frate Masseo, e secondo il comandamento di san Francesco, fece l’ambasciata prima a santa Chiara, e poi a frate Silvestro. Il quale, ricevuta che l’ebbe, immantinente si gittò in orazione, e orando ebbe la divina risposta, e tornò a Frate Masseo, e disse così: Questo dice Iddio, che tu dichi a Frate Francesco; che Iddio non lo ha chiamato in questo stato solamente per sè, ma acciocchè faccia frutto delle anime, e molti per lui sieno salvati. Avuto questa risposta, frate Masseo tornò a santa Chiara a sapere quello ch’ella avea impetrato da Dio; ed ella rispose, che ella, e l’altre compagne aveano avuta da Dio quella medesima risposta, la quale avea avuta frate Silvestro. Con questa ritorna frate Masseo a san Francesco; e san Francesco il ricevè con grandissima caritade, lavandoli li piedi, e apparecchiandoli il desinare, e dopo mangiare, san Francesco chiamò Frate Masseo nella selva; e quivi dinanzi a lui s’inginocchio, e trassesi il cappuccio, facendo croce delle braccia, e domandollo: Che comanda ch’io faccia il mio Signore Gesù Cristo? Rispondè frate Masseo: Sia frate Silvestro, e sia suora Chiara colla sirocchia, che Cristo avea risposto, e rivelato: che la sua volontà si è, che tu vadi per lo mondo a predicare, perocchè egli non t’ha eletto pur per te solo, ma eziandio per la salute degli altri. E allora san Francesco, udito ch’egli ebbe questa risposta, e conosciuta per essa la volontà di Gesù Cristo, si levò su con grandissimo fervore, e disse: Andiamo al nome di Dio; e prendè per compagno frate Masseo, e frate Agnolo, uomini santi. E andando con empito di spirito, senza considerare via, o semita, giunsono a uno castello che si chiama Savurniano, e