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di san francesco 21

morti di quattro dì: scrivi, che in ciò non è perfetta letizia. E andando un poco, gridò forte: 0 Frate Leone, se ’l Frate Minore sapesse tutte le lingue, e tutte le scienze, e tutte le scritture, sicchè sapesse profetare, e rivelare non solamente le cose future, ma eziandio li segreti delle coscienze e degli animi; scrivi, che non è in ciò perfetta letizia. Andando un poco più oltre, san Francesco chiamo ancora forte: O Frate Leone, pecorella di Dio, benchè il Frate Minore parli con lingua d’Angelo, e sappia i corsi delle stelle, e le virtù delle erbe; e fossonli rivelati tutti li tesori della terra, e cognoscesse le virtù degli uccelli, e de’ pesci, e di tutti gli animali, e degli uomini, e degli alberi, e delle pietre, e delle radici, e dell’acque; iscrivi, che non è in ciò perfetta letizia. E andando ancora un pezzo san Francesco chiamò forte: O Frate Leone, benchè ’l Frate Minore sapesse sì bene predicare, che convertisse tutti gl’infedeli alla Fede di Cristo; scrivi, che non è ivi perfetta letizia. E durando questo modo di parlare bene di due miglia, Frate Leone con grande ammirazione il domandò, e disse: Padre, io ti priego dalla parte di Dio, che tu mi dica, dov’è perfetta letizia. E san Francesco si gli rispose: Quando noi saremo a Santa Maria degli Angeli, così bagnati per la piova e agghiacciati per lo freddo, e infangati di loto, e afflitti di fame, e picchieremo la porta dello luogo; e ’l portinaio verrà adirato, e dirà: Chi siete voi? e noi diremo: Noi siamo due de’ vostri Frati, e colui dirà: Voi non dite vero: anzi siete due ribaldi, che andate ingannando il mondo, e rubando le limosine de’ poveri; andate via; e non ci aprirà, e faracci istare di fuori alla neve e all’acqua col freddo e colla fame, insino alla notte, allora se noi tanta ingiuria, e tanta crudeltate, e tanti commiati sosterremo pazientemente senza turbarcene, e senza mormorare di lui; e penseremo umilmente e caritativamente, che quello portinaio veramente ci conosca, e che Iddio il fa parlare contra a noi: o Frate Leone, iscrivi, che qui è