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di s. francesco | 237 |
AGGIUNTE
TRATTE DAL CODICE FIORENTINO
I. Come san Francesco apparì a frate Leone.
Una volta, già passato di questa vita san Francesco, venne a frate Leone desiderio di vedere quello dolce padre, che vivendo tanto teneramente avea amato, e per questo desiderio procurando oltre al consueto modo affliggere il corpo coll’orazione e con digiuni, pregava Iddio con grande fervore, adempiesse suo desiderio. E così acceso in quella orazione gli apparve san Francesco tutto glorioso colle ali, e avea l’unghia delle mani e dei piedi, a modo dell’aquila, dorate. Ed essendo frate Leone di questa così maravigliosa apparizione tutto ricreato e consolato, con ammirazione disse: Perchè padre mio reverendissimo, mi se tu apparito in così mirabile figura?. Risponde san Francesco: infra l’altre grazie, che la divina pietade m’ha donate e concedute, sono queste ali; acciocchè di subito invocato soccorra i divoti di questa santa religione nelle loro tribolazioni e necessitadi, e le loro anime e quelle de’ miei frati, quasi volando le riporti alla superna gloria: l’unghie così grandi e forti e dorate mi sono date contro al demonio, contro a’ per-