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che e’ bisognerebbe ch’egli pensasse e ripensasse, ed esaminasse e discernesse molto bene, e il come e il perchè ’l tempo e ’l modo e la condizione degli auditori, e ’l suo proprio effetto, e la intenzione del suo motivo.

XV. Capitolo della buona perseveraziane.

Che giova allo uomo il molto digiunare ed orare e fare limosine, e affliggere sè medesimo con grande sentimento delle cose celestiali, s’egli non perviene al beato porto desiderato di salute, cioè della buona e ferma perseveranza? Alcuna volta avviene questo, che appare nel mare alcuna nave molto bella e grande e forte e nuova, e piena di molte ricchezze; e accade, che per alcuna tempesta, ovvero per lo difetto del governatore, perisce e sommerge questa nave, ed annegasi miserabilmente, e non perviene al desiderato porto. Adunque, che le giova tutta la sua bellezza e bontà e ricchezza, dappoichè così miserabilmente pericolò nel pelago del mare? E anche alcuna volta appare nel mare alcuna navetta piccola e vecchia, e con poca mercatanzia; e avendo buono governatore e discreto, passa la fortuna e campa dal profondo pelago del mare, e perviene al porto desiderato; e così addiviene agli uomini in questo tempestoso mare di questo mondo. Ed imperò dicea frate Egidio: L’uomo sempre debbe temere; ed avvegnachè egli sia in grande prosperitade, o in alto stato, o in grande degnità, o in grande perfezione di stato, se egli non ha buono governatore, cioè discreto reggimento, egli si puote miserabilmente pericolare nel profondo pelago delli vizii ed imperciò al ben fare al postutto bisogna la perseveranza, come dice l’Apostolo: Non chi comincia ma chi persevera infino al fine, quello averà la corona. Quando uno arbore nasce, già non è fatto grande incontanente; e dappoich’egli è fatto grande, non dà però incontanente il frutto; e quando fa il frutto, non