me la toglie: consigliami, padre, come, io debba fare. Al quale frate Egidio rispose: fratello mio, quanto più notabilmente guernisce uno Re li suoi cavalieri di nobili e forti armadure, tanto più fortemente vuole egli che eglino combattano contro alii suoi nemici, per lo suo amore. Uno frate domandò frate Egidio, dicendo: Padre, che rimedio piglierò io a potere andare alla orazione più volentieri, e con più desiderio e con più fervore? perocchè quando vado alla orazione, io sono duro, pigro, arido e indevoto; al quale frate Egidio rispose, dicendo: Un Re ha due servi: e l’uno ha l’arme da potere combattere, e l’altro non ha armadura da potere combattere, e tutti e due, vogliono entrare nella battaglia, e combattere contra gli nemici del Re. Colui che è armato, entra nella battaglia e combatte valentemente; ma lo altro che è disarmato, dice così al suo signore: Signor mio, tu vedi che io sono ignudo senza arme; ma per lo tuo amore io volentieri voglio entrare nella battaglia, e combattere così disarmato siccome io sono; e allora lo buono Re, vedendo l’amore del suo servo’ fedele, dice alli suoi ministri: Andate con questo mio servo, e vestitelo con tutte quelle arme, che le sono necessarie per potere combattere, acciocchè sicuramente possa entrare nella battaglia; e segnate tutte le sue arme col mio segno reale, acciocchè egli sia conosciuto siccome mio cavaliere fedele. E così molte volte interviene all’uomo, quando va all’orazione, cioè, quando si truova essere ignudo, indevoto, pigro e duro d’animo; ma pure egli si sforza, per lo amore del Signore, entrare alla battaglia della orazione ed allora il nostro benigno Re. e Signore, vedendo lo sforzo del suo cavaliere, donali per le mani delli suoi ministri Angeli la divozione dello fervore, e la buona volontade. Alcuna volta avviene questo; che l’uomo comincierà alcuna grande opera di grande fatica, siccome è a diboscare e coltivare la terra, ovvero la vigna, per potere trarne al tempo il frutto suo. E molti, per la grande fatica e per i molti