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e le grazie date dal Signore, che di saperle acquistare; imperocchè, avvegnachè l’uomo sappia bene guadagnare, se egli non sa bene riporre e conservare, non sarà giammai ricco; ma alcuni appoco appoco guadagnano le cose, e sono fatti ricchi, perocch’eglino conservano bene il loro guadagno e ’l loro tesoro. O quanta quantità d’acqua avrebbe ricolto il Tevere, se non discorresse via da alcuna parte! L’uomo dimanda a Dio infinito dono, che senza misura e senza fine; ed egli non vuole amare Iddio, se non con’ misura e con fine. Chi vuol essere da Dio amato, e avere da lui infinito merito soprammodo e soprammisura, egli deve amare Iddio oltremodo e oltra misura, e sempre servirlo infinitamente. Beato colui, che con tutto il cuore e con tutta la mente sua ama Iddio, e sempre affligge il corpo e la mente sua per l’amore di Dio, e non ne cerca alcuno premio sotto il Cielo, ma solamente che egli si conosce di ciò essere debitore. Se alcuno uomo fosse molto povero e bisognoso, e un altro uomo gli dicesse: io ti voglio prestare una cosa molto preziosa per ispazio di tre dì; e sappi, che se tu adopererai bene questa cosa in questo termine di tre dì, tu guadagnerai infinito tesoro da potere essere ricco sempremai: or certa cosa è, che questo povero uomo sarebbe molto sollecito d’adoperare bene e diligentemente questa cosa così preziosa, e molto si studierebbe di fruttarla bene: così similmente dico, che la cosa prestata a noi dalla mano di Dio, si è il corpo nostro, lo quale esso buono Iddio ce l’ha prestato per tre dì; imperocchè tutti i nostri tempi e anni sono a comparazione di tre dì. Adunque se tu vogli essere ricco, e godere eternalmente la divina dolcezza, studiati di bene operare, e di bene fruttare questa cosa prestata dalla mano di Dio, cioè il corpo tuo in questo spazio di tre dì, cioè in lo brieve tempo della vita tua; perocchè, se tu non ti solleciti di guadagnare nella vita presente, perfino a tanto che tu hai il tempo, tu non potrai più godere quella eternale ricchezza, nè