comandandolo a Gesù Cristo, che gli dovesse dare vittoria del Demonio. E orando così san Francesco divotamente, Iddio un dì gli rispose: non temere; perocchè tutte le tentazioni, dalle quali Frate Bernardo dee esser combattuto, gli sono da Dio permesse a esercizio di virtù, e corona di merito; e finalmente di tutti gl’inimici avrà vittoria, perocch’egli è uno de’ Commessarii del Reame del Cielo. Della qual risposta san Francesco ebbe grandissima allegrezza, e ringraziò Iddio: e da quella ora innanzi, gli portò sempre maggiore amore e riverenza. E bene gliele mostrò, non solamente in vita sua, ma eziandio nella morte. Imperocchè vegnendo san Francesco a morte, a modo di quel santo Patriarca Giacobbe, standogli d’intorno gli divoli figliuoli addolorati, e lagrimosi della partenza di così amabile Padre, domandò: Ov’è il mio primogenito? Vieni a me, figliuolo, acciocchè ti benedica l’anima mia, prima ch’io muoia. Allora Frate Bernardo dice a Frate Elia in segreto, il quale era Vicario dell’Ordine: Padre va’ dalla mano dritta del Santo, acciocchè ti benedica. E ponendosi Frate Elia dalla mano dritta, san Francesco, il quale avea perduto il vedere per le troppe lagrime, puose la mano dritta sopra il capo di Frate Elia, e disse: Questo non è il capo del mio primogenito Frate Bernardo. Allora Frate Bernardo andò a lui dalla mano sinistra: e san Francesco allora acconciò le braccia a modo di croce, e poi puose la mano dritta sopr’il capo di Frate Bernardo, e la manca sopr’al capo del detto Frate Elia, e disse a Frate Bernardo: Benedicati il Padre Iddio Nostro Signore Gesù in ogni benedizione spirituale e celestiale in Cristo. Siccome tu se’ il primogenito, eletto in questo Ordine santo a dare esempio evangelico, al seguitare Cristo nella evangelica povertà: imperocchè non solamente tu desti il tuo, e distribuisti interamente e liberalmente alli poveri per lo amore di Cristo, ma eziandio te medesimo offeristi a Dio in questo ordine in sacrificio di soavitade: benedetto sia tu