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e induce e priega per amor di Dio che a loro sia provveduto; di che molti, ad esempio di costui, portarono loro del pane e del vino e dell’altre cose necessarie da mangiare, per l’amor di Dio; per tutta quella Quaresima ordinarono infra loro, che e’ furono provveduti nelle loro necessitadi. E considerando frate Egidio la grande misericordia di Dio, e caritade di costoro, dice al compagno: Fratello mio carissimo, insino a ora noi abbiamo pregato Iddio che ci provvegga nella nostra necessitade, e siamo stati esauditi; e però a lui si conviene riferire grazie e gloria, e orare per costoro che ci hanno pasciuti delle loro limosine , e per tutto il popolo Cristiano. E in grande fervore e divozione tanta grazia concedette Iddio a frate Egidio, che molti ad esempio di lui lasciarono questo cieco mondo, e molti altri che non erano disposti ad essere religiosi, fecero nelle loro case grandissima penitenza.
VII. Del di della morte del santo frate Egidio.
La vigilia di san Giorgio all’ora di Mattutino rivolti cinquantadue anni, imperocchè in Calende ricevette l’abito di san Francesco, l’anima di frate Egidio fu ricevuta da Dio nella gloria del Paradiso, cioè nella festa di san Giorgio.
VIII. Come un santo uomo, stando in orazione, vide
l’anima di frate Egidio andare a vita eterna.
Uno buono uomo stando in orazione, quando frate Egidio passò di questa vita, vide l’anima sua con moltitudine d’anime allora uscire di Purgatorio, e salire in Cielo e Gesù Cristo farsi incontro all’anima di frate Egidio, e con moltitudine di Angeli e con tutte quelle anime, con grande melodia salire in nella gloria del Paradiso.