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di san francesco 167


quando venne a morte; ma essendo presso alla morte, la rivelò a più frati.

D’uno santo frate, che vide una mirabile visione
di uno suo compagno, essendo morto.

Nella provincia di Roma, uno Frate molto divoto e santo vide questa mirabile visione. Essendo morto una notte, e la mattina sotterrato dinanzi alla entrata del Capitolo, uno carissimo frate suo Compagno, il dì medesimo si ricolse quello Frate in uno canto del Capitolo dopo desinare, a pregare Iddio e san Francesco divotamente per l’anima di questo Frate morto suo compagno. E perseverando egli in orazione con prieghi e con lagrime, di meriggio quando tutti gli altri erano iti a dormire; ecco che sentì uno grande stracinio per lo chiostro. Di che subitamente con grande paura egli drizza gli occhi verso il sepolcro di questo suo compagno; e videvi stare in sulla entrata del Capitolo san Francesco, e dietro a lui una grande moltitudine di Frati dintorno al detto Sepolcro. Guarda più oltre, e vede nel mezzo del chiostro un fuoco di fiamma grandissima, e nel mezzo della fiamma istare l’anima di quello suo compagno morto. Guarda dintorno al chiostro, e vede Gesù Cristo andare dintorno al chiostro con grande compagnia d’Angeli e di Santi. Ragguardando queste cose con grande istupore, e’ vedè che quando Cristo passa dinanzi al Capitolo, san Francesco con tutti quelli Frati s’inginocchia e dice così: Io ti priego, carissimo mio Padre e Signore, per quella inestimabile carità la quale tu mostrasti alla umana generazione nella tua incarnazione, che tu abbi misericordia della anima di quello mio Frate, il quale arde in quello fuoco; e Cristo non rispondeva. niente, ma passa oltre. E ritornando la seconda volta e passando dinanzi al Capitolo, san Francesco, anche s’inginocchia coi suoi Frati come prima, e pregalo in questa forma: Io ti priego, pietoso Padre e Signore, per la ismisurata carità che tu mostrasti alla umana ge-