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di san francesco 139


Deum laudamus ad alta voce. E maravigliandosi li frati fortemente, egli innarrò loro per ordine tutto il modo del suo cadere, e come san Francesco l’avea campato da ogni pericolo. Allora tutti gli frati insieme con lui ne vennero al luogo, cantando divotissimante il predetto salmo, Te deum laudamus, e laudando e ringraziando Iddio con san Francesco del miracolo, che avea adoperato nel frate suo. Proseguendo dunque san Francesco, come detto è, la detta Quaresima, benchè molte battaglie sostenesse dal Demonio, nientedimeno molte consolazioni riceveva da Dio, non solamente per visitazioni angeliche, ma eziandio per uccelli selvatichi. Imperocchè in tutto quello tempo della Quaresima un falcone, il quale nidificava ivi presso alla sua cella, ogni notte un poco innanzi Mattutino, col suo canto, e col suo isbattersi alla cella sua sì lo destava, e non si partia, insino che egli non si levava suso a dire il Mattutino; e quando san Francesco fosse più lasso una volta che l’altra, o debile o infermo, questo falcone, a modo e come persona discreta e compassionevole, sì cantava più tardi. E così di questo oriuolo san Francesco prendea grande piacere; perocchè la grande sollecitudine del falcone scacciava da lui ogni pigrizia, e sollecitavalo ad orare; ed oltra questo, di dì si stava alcuna volta dimesticamente con lui. Finalmente, quanto a questa seconda considerazione, essendo san Francesco molto indebolito del corpo, tra per l’astinenza grande, e per le battaglie del Demonio, volendo egli col cibo spirituale della anima confortare il corpo, cominciò a pensare della ismisurata gloria e gaudio de’ Beati di vita eterna; e sopra a ciò incominciò a pregare Iddio, che gli concedesse grazia d’assaggiare un poco di quello gaudio. E istandosi in questo pensiero, subito gli apparve un Angelo con grandissimo isplendore, il quale avea una viola nella mano sinistra, e lo archetto nella man destra; e stando san Francesco tutto istupefatto nello aspetto di questo Angelo, esso menò una volta l’archetto in su sopra la viola; e